** RIGNANO-METEO **

L'ondata fredda del 7-11 Marzo 2010

Ondata fredda di un certo rilievo quella che ci accingiamo a descrivere, non tanto per le temperature eccezionali raggiunte (siamo a marzo !), quanto per la vastità e persistenza dei fenomeni che hanno interessato quasi (!) tutta la Toscana, da Nord a Sud, Isole comprese.

7 Marzo 2010

La giornata si apre con un bel cielo sereno e T “feschine” al mattino: -2.1°C in paese e -4.9°C in extra-urbano. La giornata prosegue senza particolari “sussulti”, da segnalare soltanto  un certo aumento della nuvolosità e l’attivarsi del vento di N/NE, questo a partire dalle 11-12 del mattino.  Con il passare delle ore, la ventilazione, da debole, arriva a moderata con ulteriore aumento della nuvolosità che però non porta a precipitazioni in zona, cosa che invece avviene sull’Appennino tosco-emiliano e/o in zone ad esso limitrofe.

8 Marzo 2010

La giornata si apre nuovamente con un cielo sereno, vento da N che tende a rinforzare e T che dopo aver raggiunto una Max di +6.1°C (a Rignano, capoluogo), verso le 13 scende di nuovo a +5.1°C.  Con il proseguire della giornata, il sereno lascia lo spazio ad ampie velature, il vento continua a rinforzare e la T a calare….tanto che verso le 21.30, la T registrata dalla stazione posta nel capoluogo fa segnare un +2.5°C, con WindChill ampiamente negativo ! 

Nel corso della serata si susseguono notizie riguardanti deboli precipitazioni nevose sulla costa, ma niente di più…..

9 Marzo 2010

Già nelle prime ore del giorno arrivano notizie di nevicate da Siena, Pisa, Livorno e da un po’ tutto il litorale toscano, tant’è che nevica (con accumulo) anche in alcune zone dell’Elba. Le nevicate (neve a vento) iniziano ad interessare poi anche il Nord della regione, in particolar modo il pratese, poi il fiorentino; solo verso le 9.30 del giorno, i primi “fiocchini” iniziano ad interessare il nostro territorio, ma la T piuttosto elevata (+2.8°C presso il capoluogo) e la bassa UR%, lasciano intuire che almeno da lì a breve, non si avranno precipitazioni importanti….. Anche osservando la parte di Appennino a noi più vicino, si ha la netta sensazione che i fenomeni nevosi in corso siano alquanto modesti…….

L'Appennino visto dal capoluogo, ore 10.15  circa

 

Con l’avanzare della giornata,  la presenza di “bruscoli” trasportata dal vento aumenta, ma contemporaneamente si assiste ad un aumento della T dell’aria, probabilmente dovuto ad un effetto “fohn” locale….tant’è che la stazione posta nel capoluogo registra un +3.2°C alle 11 circa…….

Le nevicate (seppur ventate) si estendono anche ad Arezzo città, dove seppur con fatica riesce ad attecchire al suolo…..Nevica copiosamente anche a Firenze città e circondario, seppur senza accumuli al suolo:  le T, viste le quote modeste (50 -60 m slm) son troppo alte, ma lo spettacolo (per chi ama la neve) è garantito !

 Con il passare dei minuti, la T tende leggermente a diminuire anche sul nostro territorio e il “nostro” Appennino sparisce dietro alle virghe nevose, segno che le precipitazioni là sono aumentate di intensità. La stessa cosa non la si può dire invece per le colline sovrastanti il capoluogo, dove le T continuano a rimanere sempre piuttosto elevate e le precipitazioni molto scarse…..

Stessa inquadratura della precedente, ma alle ore 12  circa

Verso le 12.30 -13 , forse abbiamo il massimo dei fenomeni  sulla nostra zona, ma le precipitazioni sono modeste e le T sia al suolo che in “media quota” evidentemente rimangono troppo elevate per far si che la neve arrivi al suolo asciutta…… Abbiamo un alternarsi fra momenti in cui cade neve piuttosto asciutta, ad altri  nei quali pare più nevischio, se non addirittura pioggerella…….Alle 13 circa, la stazione posta nel capoluogo registra un +2.0°C con T preumibilmente uguali o sotto lo zero presenti dai 350-400 metri in su…..infatti da tale quota in poi  inizia a formarsi un modesto e timido accumulo sui prati e sugli alberi esposti a N / NE.

La "zona di confine": quota 280 m slm circa, ore 16 circa

Timidi accumuli sui tetti: quota 300 m slm

Con il passare del tempo e in controtendenza a come di solito accade con l’aumento di intensità delle precipitazioni, la T invece di calare, tende nuovamente a salire (sempre per effetto “fohn”??)  e le precipitazioni (sempre modestissime) per gran parte del pomeriggio si alternano fra nevischio e pioggerella in paese, mentre appare “un po’ meno bagnata” a partire dai 300-400 metri in su……Invece sull’Appennino a noi vicino e nei paesi pedemontani (Donnini, Reggello, e via a salire) continua a nevicare……e ad accumulare al suolo.

Timidi accumuli anche sui prati: quota 350 m slm

Quota 400 m slm circa

Quota 450 m slm

Quota 400 m slm circa

Quota 400 m slm circa

 

 10 Marzo 2010

Viste come erano andate le cose fino a quel momento, non era difficile prevedere che il “magistrale” evento nevoso che stava interessando un po’ in lungo e largo tutta la Toscana, sulla nostra zona avrebbe fatto ben poco anche nelle ore seguenti…..

Infatti già dal mattino, mentre continua a nevicare in Casentino e nel Pratese,  esaminando i dati raccolti dalla stazione presente nel capoluogo, vengono evidenziati solo pochi mm di pioggia (2.1mm) caduti nella notte e solo un gran vento (V.max 63.3 km/h)….che fra l’altro non accenna a diminuire.  La giornata prosegue tranquilla, senza particolari fenomeni, nel pomeriggio il tempo è variabile, squarci di sereno si alternano ad annuvolamenti consistenti con qualche pioggerella, mentre nel pratese e in altre zone toscane continua a cadere neve, seppur ormai l’episodio sia in fase di esaurimento a causa dell’aumento delle T in quota….

11 Marzo 2010

Il giorno si apre con tempo incerto, il vento che è stato protagonista indiscusso dei giorni passati è calato molto di intensità, praticamente cessato. La stazione meteo situata nel capoluogo, registra alle 13 una T di +4.8°C, valore che indica inequivocabilmente un aumento delle temperature sia al suolo che in quota e il verificarsi di fenomeni nevosi (a parte qualche raro caso) esclusivamente a partire dai 600 - 700 metri in su, mentre più in basso si verificano episodi di pioggia debole/ pioviggine, quindi con accumuli irrisori.

ANALISI E RILIEVI  NIVOMETRICI EFFETTUATI

E’ il momento di  tracciare una sorta di bilancio dell’episodio “nevoso” appena trascorso:  parlando a livello regionale, è possibile affermare che si è trattato di un episodio assolutamente di rilievo per il senese, per le colline Metallifere e l’Appennino tosco-romagnolo con accumuli veramente degni di nota; episodi “coreografici” persistenti si sono verificati nel pratese (meno sul pistoiese), ma anche in zona Firenze e non sono mancati neppure accumuli in aree notoriamente poco “predisposte” alla neve, quali Marina di Bibbona e l’Isola d’Elba; è stato invece un “floppone” (dipende poi se gradito o meno a seconda dei punti di vista….) in generale per il Valdarno fiorentino e parte dell’aretino……  Gli accumuli rilevati, veramente irrisori, parlano di un velo di neve non misurabile presente a partire dai 300 m slm in su (fine Bombone), per poi salire a 1 cm scarso verso i 400 m slm (zona Nazio ed Antica).

Situazione molto diversa (e rimanendo nelle “vicinanze”) parlando del “nostro” Appennino e paesi pedemontani: le fonti parlano di accumuli nevosi medi di 5 - 8 cm a Donnini, 10 - 15 a Reggello, di 20 - 30 a Tosi……e per finire un interessante accumulo di ben 137 cm sul Monte Secchieta rilevati alle 8.00 dell’ 11 Marzo 2010 (fonte servizio MeteoMont)

 CONCLUSIONI

Per concludere, vorremmo far riflettere un attimo gli amanti del “caldo a tutti i costi” sul fatto che l’inverno appena trascorso, non è stato NIENTE DI ECCEZIONALE per la nostra regione (contrariamente a quanto molti servizi andati in onda sui Tg vorrebbero far credere….), è stato semplicemente un inverno “vecchio stampo”, molto interessante dal punto di vista meteorologico vista la grande dinamicità dimostrata, ma soprattutto e grazie alle buone riserve idriche  accumulate nel terreno, nei bacini e sui monti…..ci permetterà a meno di siccità straordinaria dei prossimi mesi, di affrontare l’estate con relativa tranquillità dal punto di vista idrico. 

L’acqua è un bene prezioso, indispensabile alla vita, non dimentichiamolo mai !!!

 

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