** RIGNANO-METEO **

La nevicata del 17 Dicembre 2010

 

Ad un anno esatto di distanza dal 17 Dicembre 2009, eccoci nuovamente qua a descrivere un  nuovo fenomeno nevoso che ha interessato un po’ tutta la Toscana  e che possiamo definire come “raro”, vista l’intensità e l’estensione che lo hanno caratterizzato.

Nei giorni precedenti (14-15-16 Dicembre) il maltempo aveva imperversato principalmente sulle regioni adriatiche con nevicate a bassa / bassissima quota, con il risultato di avere le spiagge di Rimini e Cattolica imbiancate. 

Sulla nostra area, tali giorni, sono invece stati caratterizzati da buone condizioni meteo, con gelate diffuse nella notte e nel primo mattino, ma si sapeva che qualcosa sarebbe cambiato a breve: infatti, un po’ tutti i modelli da giorni vedevano l’entrata di una massa d’aria molto fredda proveniente dall’Europa settentrionale, proprio dalla cosidetta “porta del Rodano”, situazione che solitamente porta alla formazione di un minimo sull’alto Tirreno, con arrivo di precipitazioni proprio sulle regioni tirreniche, in particolar modo sulla Toscana. 

E’ doveroso precisare che quando si verificano tali situazioni, si mette in moto un meccanismo abbastanza complesso e di difficile previsione anche a poche ore di distanza: può bastare lo spostamento del minimo barico di poche decine di km, per far si che in certe zone possano o meno verificarsi precipitazioni, risulta ancora più difficile prevedere (in situazioni di T “limite”) di che tipo saranno (pioggia / neve o mista) e l’evoluzione delle stesse nel corso della giornata. 

Da qua la difficoltà reale, per gli enti preposti alla sorveglianza, di prevedere e valutare nel dettaglio l’entità dei fenomeni e diramare o meno lo stato e il livello di allerta.

 

 Il 17 Dicembre 2010

Ma andiamo ora a  rivivere insieme il 17 Dicembre 2010: la giornata inizia in Toscana  con tempo tutto sommato bello (cielo sereno / poco nuvoloso) e T gelide: le stazioni di **RignanoMeteo** registrano le seguenti T Minime:

Le notizie provenienti dalle varie parti della Toscana parlano inizialmente di precipitazioni pressoché assenti, se escludiamo qualche episodio durante il quale cadono dal cielo “pezzettini di ghiaccio”, formando per terra un velo  simile a neve; questo accade anche sulla nostra area verso le 7.30-8 del mattino.

Con il passare della ore inizia a nevicare in modo abbastanza deciso sulla costa: le città di Massa, Livorno, Pisa e zona Grosseto, pian piano capitolano e vengono ricoperte da un candido manto bianco, registrando fra l’altro accumuli non proprio trascurabili (già verso le 10-11) per delle “ città di mare”, si parla di qualche cm !

Dopo le 10, arrivano notizie di nevicate sull’alta Toscana (zona PT e PO) e a Volterra (PI),  in estensione (verso le 11) a Campi Bisenzio, Empoli, Firenze, mentre qua in zona “tutto tace”………….

Bisogna arrivare verso le 12.30 per avere le prime nevicate sul Chianti e Valdarno aretino, in estensione, verso le 13 anche sul nostro Comune.

L’inizio è “timido”, poi dopo alcuni minuti le precipitazioni si intensificano e nel giro di poco (complice anche la T di circa -1.5°C in paese  / -3.2°C presso Monte Corneto e quindi suolo freddo) tutto viene ricoperto da un velo bianco che aumenta rapidamente di altezza.  

 

FOTO 1- Ore 13.15 presso Loc. Monte Corneto (Comune di Rignano Sull'Arno)

FOTO 2- Ore 13.00 nel Capoluogo di Rignano Sull'Arno

Con il trascorrere delle ore l’accumulo sale in modo quasi “anomalo”, al punto che verso le 14 già abbiamo un accumulo prossimo ai 10 cm e iniziano  a verificarsi i primi disagi:   la nevicata, improvvisa (?) ed intensa, coglie impreparati (oltre che le persone in generale) i Comuni e comunque un po’ tutti gli Enti  che hanno, fra l’altro, il compito di garantire una repentina ed efficace pulizia delle vie di comunicazione; il risultato è che in moltissimi, fra quelli che hanno lasciato in fretta e furia il posto di lavoro, rimangono fermi con le auto lungo le vie di comunicazione e sono costretti ad abbandonarle, proseguendo il ritorno verso le proprie case usufruendo dei mezzi pubblici, o a restare al loro interno per delle ore, nella speranza che la circolazione venga ripristinata. 

Ma anche la decisione di abbandonare l’auto  a sé stessa e proseguire in cerca di mezzi alternativi non paga più di tanto: infatti anche il trasporto pubblico collassa, molti bus, tramvie e treni si bloccano o subiscono pesanti ritardi………. E AL CAOS SI AGGIUNGE ALTRO CAOS !!! 

 

FOTO 3- Ore 13.30, Viale Vittorio Veneto nel Capoluogo di Rignano Sull'Arno

FOTO 4- Ore 13.30, sempre stessa Via

FOTO 5- Ore 13.45, panoramica su P.zza XXV Aprile

FOTO 6- Ore 13.45 circa

FOTO 7- Ore 13.45 Via Indipendenza

FOTO 8- Ore 13.45, sempre Via Indipendenza

FOTO 9- Ore 13.45 circa, la locale sede CRI

FOTO 10- Stessa ora circa della foto precedente, ma presso la zona di Monte Corneto 

La neve che cade incessantemente, complice  anche la Temperatura sempre sotto lo zero presente in zona, ghiaccia in pochissimo tempo complicando (come già detto) una viabilità già in parte compromessa da un ritardo sugli interventi di pulizia delle strade e dall’incoscienza di molti guidatori (anche molti camionisti)  che tentano di proseguire il proprio viaggio (senza aver catene montate) sottovalutando il rischio per la propria incolumità e quella degli altri.

FOTO 11- Ore 15.30 circa nel Capoluogo di Rignano Sull'Arno

FOTO 12- Ore 16.30 circa, P.zza XXV Aprile

I problemi non sono quindi mancati, ma tutto sommato (e a differenza di altre zone della Toscana) grazie alla prontezza di intervento del Comune (che ha organizzato in tempi ragionevoli il passaggio degli spazzaneve), della VAB (Vigilanza Antincendio Boschiva), della Protezione Civile (sezione CRI) e della Croce Rossa stessa, tutti coordinati da un'unica sala operativa, si è riusciti a far fronte ai disagi causati dalla nevicata, a soccorrere ed ospitare (nella sede CRI di Rignano) persone che si son trovate in seria difficoltà a causa del freddo e della mancanza di bevande e/o viveri, avendo anch’essi dovuto abbandonare la propria auto (o rimanere al suo interno) per l’impossibilità di percorrere le strade, abbondantemente innevate, senza l’uso di catene.

FOTO 13

FOTO 13-14 - La VAB con i propri mezzi e volontari mentre contribuisce alla rimozione delle auto rimaste bloccate dalla neve

FOTO 15

FOTO 15-16 La Croce Rossa (e la sezione Protezione Civile) che  con i propri mezzi e volontari contribuisce a ridurre i disagi prodotti dalla nevicata e garantire un efficace servizio di soccorso  durante tutto il difficile periodo

FOTO 17- Il "servizio spazzaneve" predisposto dal Comune che ha permesso di ridurre i disagi derivati dal fondo stradale ghiacciato

 

Dopo aver fatto questa breve "carrellata" per inquadrare i disagi a cui è stato “sottoposto” il nostro territorio, torniamo “a botta” ad esaminare i dati e rilevamenti meteorologici effettuati grazie alle nostre stazioni nel corso dell’evento: è nevicato ininterrottamente dalle 13 circa e verso le 17 probabilmente è stato raggiunto il Max accumulo nevoso in zona, stimato in circa (media delle rilevazioni) 25-26 cm in paese, più o meno la stessa quantità a Monte Corneto e qualcosina di più  (circa 30 cm) in zona Torri. 

Nel tardo pomeriggio le precipitazioni rallentano come intensità, diventano “pesanti” (ma non girano a pioggia) per poi cessare del tutto verso le 19-20 della sera.    

Le T Max rilevate, fanno classificare il 17 Dicembre 2010 come una “giornata di gelo”:

ALCUNE CONSIDERAZIONI: la nevicata in questione, è classificabile sicuramente come abbondante (in relazione ovviamente alle nostre zone), ma più che altro è da evidenziare l'intensità della stessa, probabilmente questo un fatto più "particolare" che del quantitativo di neve caduta in sé; comunque,  parlando in termini prettamente statistici, la nevicata in questione si colloca al  PRIMO POSTO ASSOLUTO in termini di altezza Max raggiunta dal manto nevoso per singolo episodio (perlomeno in riferimento a periodi recenti, diciamo dal 2000 in poi....)  ed è sicuramente in grado di "far concorrenza"  alle nevicate avvenute nel "mitico Gennaio 1985" , durante il quale vi furono però nel giro di pochi giorni, almeno 3 nevicate consecutive, con conseguente accumulo COMPLESSIVO al suolo (in base alle testimonianze si parla di circa 40 cm),  sicuramente MAGGIORE di questo.

 

Il 18 Dicembre 2010 e giorni seguenti

Durante la notte il cielo tende leggermente ad aprirsi favorendo, grazie all’abbassamento delle temperature, il consolidarsi del manto nevoso: al mattino………E’ UNO SPETTACOLO !!!

25-30 cm di neve soffice e asciutta come si vede di rado da queste parti ricoprono qualunque cosa.  

Anche il 18 Dicembre è una giornata bella, ma “quasi di ghiaccio” per gran parte del Comune, infatti la T Max del giorno rimane sotto lo zero o comunque di poco sopra. 

La neve resta bella compatta e presente diffusamente sul nostro territorio, almeno fino a quando, pochi gg dopo, arrivano le piogge e l’innalzamento delle temperature a “portarcela via”……….

 

MA COSA E' SUCCESSO A LIVELLO SPICCATAMENTE METEOROLOGICO PER FAR AVVENIRE TUTTO CIO' ?

Come già riportato nella descrizione generale, al mattino le precipitazioni solide hanno interessato gran parte delle aree costiere per poi impegnare le aree pianeggianti e vallive dell’interno. Tra il tardo pomeriggio e la sera la neve ha lasciato spazio alla pioggia nelle aree pianeggianti e collinari delle province di Pisa, Grosseto, Livorno, Siena, sul basso aretino e sul Chianti meridionale; in queste zone i fiocchi hanno continuato a cadere a quote variabili tra i 400 e i 900m.

La precipitazione si è invece mantenuta solida a tutte le quote su Firenze, Prato, Pistoia, Mugello, Casentino, Valdarno, Pratomagno e Val di Sieve.

Ma perché questa marcata differenza tra aree contigue?  E soprattutto: perché sulle coste centro settentrionali è continuato a nevicare fin quasi a mezzogiorno senza che la massa d’aria si scaldasse?

La ragione va cercata a livello locale, poiché da un punto di vista squisitamente sinottico minimo ed occlusione hanno seguito i canoni classici di un episodio rodanico ‘mite’ con asse Ovest-Est (minimo da 992 hPa alimentato da correnti d’aria artica in scorrimento sulla Francia; fronte occluso in nottata sull’alto Adriatico con colmamento definitivo della depressione; valori frontali a 850 hPa oscillanti tra -3 e +1°C; valori frontali a 500 hPa oscillanti tra -27 e -31°C ).

 L’elemento chiave è stato il forte raffreddamento verificatosi dei giorni precedenti che ha trovato (come già evidenziato sopra) l’apice proprio la mattina del 17 Dicembre con estese e forti gelate a tutte le quote.

L’aria estremamente fredda e pesante che gravava sulla regione aveva creato un robusto promontorio termico che per ore ha costretto l’aria calda ed umida proveniente dal mare a deviare verso l’alto.

Quest’ultima sollevandosi condensava sottoforma di nubi e precipitazioni nevose raffreddandosi rapidamente (il promontorio, infatti, occupava tutta la colonna d’aria); in corrispondenza dei settori orientali della regione e della dorsale appenninica la massa d’aria, ormai estremamente fredda e pesante, non poteva far altro che precipitare verso il basso creando correnti di matrice orientale (Est, ESE, SE) nei bassi strati.

Questi venti hanno quindi ripercorso lo stesso tragitto del Libeccio ma in senso opposto, mantenendo la colonna d’aria fredda fino alla costa (immaginiamo di essere di fronte ad un sistema circolare, tanto per capire meglio). Per questo motivo città come Livorno e Pisa hanno potuto avere neve fino alla tarda mattinata nonostante l’ingresso di aria più calda a 850 e 925 hPa.

Nel pomeriggio il promontorio termico si è progressivamente indebolito indietreggiando sempre più verso Est (Fiorentino, Mugello, Aretino), ciò ha favorito l’ingresso delle correnti frontali meridionali anche nei bassi strati che hanno poi causato la trasformazione della neve in pioggia sulle province occidentali e meridionali.

Nei restanti settori (compreso il nostro Comune) invece, il meccanismo precedentemente descritto è proseguito fino a fine evento  e le precipitazioni che sarebbero potute (o dovute) diventar pioggia o al più miste nel corso del pomeriggio,  hanno continuato ad essere nevose;

 

Adesso una carrellata fotografica relativa all'evento.........BUONA VISIONE !

 

 FOTO 18-La fontana situata in P.zza XXV Aprile, la sera del 17 Dicembre 2010

 FOTO 19-Ecco come appariva Via della Pieve la mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 20-Sempre Via della Pieve la mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 21-Via del Cimitero, la mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 22-La Pieve di San Leolino,  la mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 23-La Pieve di San Leolino,  la mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 24-La Pieve di San Leolino,  la mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 25-La Pieve di San Leolino,  la mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 26-La Pieve di San Leolino,  la mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 27- Giardini pubblici,  la mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 28- Un bel pupazzo di neve, realizzato in loco

FOTO 29- La stazione ferroviaria, sempre la  mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 30 - Panoramica sul paese, sempre la  mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 31 - Sempre una panoramica sul paese,  mattina del 18 Dicembre  2010

FOTO 32- Area di Monte Corneto, mattina  del 18 Dicembre  2010

FOTO 33- Panoramica ripresa da Monte Corneto

FOTO 34-Zona stadio San Clemente (Comune Reggello), mattina  del 18 Dicembre  2010

FOTO 35-Zona Torri (Comune Rignano Sull'Arno), mattina  del 18 Dicembre  2010

FOTO 36-Zona Torri (Comune Rignano Sull'Arno), mattina  del 18 Dicembre  2010

FOTO 37-Zona Torri (Comune Rignano Sull'Arno), mattina  del 18 Dicembre  2010

FOTO 38-Zona Torri (Comune Rignano Sull'Arno), mattina  del 18 Dicembre  2010

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